https://www.youtube.com/watch?v=EN51lWunDyk
https://www.youtube.com/watch?v=o7PojOm3Yks
https://www.youtube.com/watch?v=hVM-1OBWAig
Primo lp di Lucio Dalla, dal titolo quanto meno
avveniristico (è edito nel 1966). Uno dei dischi più importanti nella scena
musicale del beat italiano, a cominciare dalla casa discografica.
Infatti, la casa discografica Arc (sottoetichetta della RCA
Italiana) è già rappresentativa di per sé stessa: nata a febbraio 1964 per
soddisfare le esigenze di un pubblico giovanile praticamente inesistente fino a
soltanto quattro - cinque anni prima, diventerà nell'arco di poco più di anno
una delle etichette del beat italiano per antonomasia: infatti nella “scuderia”
degli artisti possiamo trovare mostri sacri come Lucio Dalla, Patty Pravo e i
Rokes, tanto per citare quelli più conosciuti. In poco tempo le vendite
aumentano considerevolmente e parallelamente cresce il numero degli artisti
reclutati all'interno della casa discografica. Il 1966 e il 1967 sono gli anni
dello splendore della Arc, per poi declinare negli anni successivi fino al 1970
quando in RCA si deciderà di chiuderla, ma questa è un'altra storia.
Le canzoni contenute nel disco sono attuali ancora oggi, a
cominciare dalla avveniristica “LSD”, da lì si capisce che Lucio Dalla non era
un artista qualsiasi.
Dopo il suo esordio nei Flippers come clarinettista nei
Flippers (la sua prima immagine su disco compare nel microsolco a 33 giri “I
nuovi mostri” del 1964 (PML 10369), pubblica 4 45gg, e di queste 8 canzoni 4
ricompariranno in questo primo lp (a onor del vero, la “Lei” di questo
“padellone” differisce dalla “Lei” del suo primo 45gg all’ascolto: nell’lp gli
strumenti mostrano una maggiore incisività rispetto a quelli del 45gg.
Nonostante già in questo primo lavoro si possa intuire il
notevole talento del nostro Lucio, le vendite purtroppo risultano scarse e oggi
reperire un originale significa assicurarsi un buon investimento; verrà
ristampato per la prima volta solo nel 1989 su cd.
Tra le canzoni nuove, degna di considerazione è
“Pafff…bum!”, uno dei pochissimi casi di controcover, realizzata dai prestigiosi Yardbirds; concorreranno assieme a Sanremo 1966.
La copertina viene realizzata dalla soc.tipolitografica
Abete.